Le chiesine di
Pieve San Lorenzo
Ricerca di Giovanni Martini
Nella parrocchia di Pieve San Lorenzo vi erano
cinque chiesine, oppure oratori, con relativo altare per la
celebrazione della Messa e la campanella di modeste dimensioni.
La
chiesina di Pieve San Lorenzo sorgeva nel centro dell’attuale
abitato dove ancora è ben visibile un grande arco con il monogramma
di S. Bernardino da Siena: JHS (Jesus Hominum Salvator = Gesù
Salvatore degli uomini).
La chiesina di
Vinacciara era dedicata a Santa Caterina da
Siena ed è ben visibile la porta d’entrata, in arenaria, con
relativo architrave poggiato su due stipiti (soglie).
Nell’architrave, lavorato con una certa arte, figura in centro, il
monogramma JHS e dieci affossamenti per parte, il tutto protetto da
una gocciola, oppure mensola.
Per le Rogazioni veniva
offerta una fetta di pane.
A Bergiola la chiesina era
dedicata a San Luigi. Aveva lo stesso portale di quella di
Vinacciara e forse fu realizzata dallo stesso artigiano su
commissione di Tolomei Tolomeo, signorotto del posto e funzionario
della Repubblica di Lucca.
Per le Rogazioni veniva data
una fettina di polenta dolce.
Altre informazioni alla pagina:
La chiesina di Bergiola
Renzano presenta una chiesina ancora ben
conservata, dedicata a Sant’Antonio Abate. Per le Rogazioni veniva
offerta, nella piazzetta del paese, una focaccetta di grano con
lardo. Il tutto cotto alla brace all’aperto.
La chiesina di Novella era la
più ampia, dedicata a San Frediano, e fu distrutta dal terremoto del
7 settembre 1920.
I ruderi di quest’ultima cappella presentano muri
con pietre conce di arenaria, cioè ben lavorate con lo scalpello.
Nelle quattro ultime cappelle, nel centro
dell’altare, vi era la pietra sacra, con la reliquia del santo che
penso siano ancora conservate nel reliquiario di Pieve San Lorenzo.
Dalla relazione delle visite pastorali volute dal
vescovo di Luni-Sarzana, cardinale Benedetto Lomellini, eseguita
nell’anno 1568, non figurano le Cappelle di Bergiola, di Vinacciara,
di Novella e di Renzano ed il fatto è spiegabile: non avendo cura di
anime e non avendo rendite, non venivano visitate né menzionate.
Figura però la cappellania di Metra, dedicata a
San Nicola da Bari, il santo irrequieto e viaggiatore, già
parrocchia dipendente dalla plebania di Pieve San Lorenzo (anno
1380-1400). La Cappella di Metra figura dopo la decadenza
dell’Ospitale di Tea, sulla via romana
Aulla-Turlago-Reusa-Offiano-Regnano-Tea (Teura)-Pradarena_Mutina
(Modena). Nella cappella di Metra vi è un altare ligneo del Volto
Santo di Lucca.
N.d.R. E' possibile che nella frazione di Bugliatico,
probabilmente collocata anticamente più a ovest rispetto all'abitato
attuale, fosse presente una cappella dedicata a S. Zeno nella
località omonima.
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