28-10-23

"...Plebem Sancti Laurentii" A.D.1148

Con il Patrocinio di

  Unione dei Comuni della Garfagnana Comune di Minucciano   Comune di Casola Lunigiana   Pro Loco di Pieve San Lorenzo

SABATO 19 AGOSTO, h.21

Stefano Calabretta, Alma Ambrosi, Eliana Vecchi, Corrado Leoni: "In ricordo di Augusto Cesare Ambrosi

     

 

Augusto Cesare Ambrosi: scritti e metodo di studio

 

Il 19 agosto 2023 nell’ambito della serie di conferenze per gli 875 anni dalla fondazione della Pieve di San Lorenzo sul confine Lunigiana Garfagnana, si è celebrato il ricordo di Augusto Cesare Ambrosi scomparso ormai da venti anni. Erano presenti le figlie Alma e Lucia e il genero Sergio Calamandrei, un folto gruppo di appassionati della storia del territorio e rappresentanti di associazioni e istituzioni dei comuni di Casola in Lunigiana, di Minucciano e dell’Accademia Capellini e di Amici di San Caprasio. L’Architetto Stefano Calabretta ha descritto con un esempio il rapporto e metodo di studio di Augusto Cesare Ambrosi con i propri studenti. Richiesto di una consultazione, anziché dare una risposta già confezionata, il prof Ambrosi suggerisce al giovane ricercatore Stefano di recarsi in libreria e di acquistare un saggio tematico. Il libraio tiene sospesa l’aspettativa dello studente ed in accordo con Ambrosi consegna il saggio dopo giorni con il risultato di valorizzare lo scritto, alimentare il desiderio di conoscere, apprezzare l’apprendimento come un tesoro, da cercare acquisire assimilare distribuire. Con una visibile commozione ha di seguito dato la parola alla figlia Alma, che ha esposto la biografia del padre Augusto accostando metodi di ricerca con le sue passioni e il coinvolgimento della famiglia. Ricorda episodi con cui egli portava con sé le figlie gemelle in macchina su luoghi, dove stava esplorando castelli abbandonati, borghi, caverne, coinvolgendole come in un parco avventura moderno. Rammenta due oggetti da cui mai si separava: la macchina fotografica quando usciva per le sue ricerche o per le sue ardite escursioni sulle Alpi Apuane, di cui conosceva ogni anfratto e delle quali aveva asceso pareti rocciose e i ripidi costoni. L’altro oggetto era la macchina da scrivere, la mitica Olivetti portatile, con cui scriveva appunti e articoli per riviste e quotidiani. Narra come fosse affascinato dalle nuove tecnologie, in cui vedeva opportunità di ricerca, elaborazione e conservazione dati da trasmettere alla future generazioni e nel contesto accenna con gratitudine al lavoro fatto da Leoni Corrado e da una sua ex alunna Maria Reana Pierotti, che hanno raccolto come in un’antologia elettronica tutti gli scritti su riviste del prof Ambrosi e con questa riflessione viene introdotto l’argomento a ciò dedicato. Corrado Leoni accenna brevemente a come sia venuto a conoscenza di Augusto Ambrosi, in particolare tramite l’entusiasmo della moglie Reana, che lo ha avuto come insegnante e che premiava gli studenti ad ogni segnalazione di aneddoti, racconti, detti del territorio. Insieme hanno ricercato e rilevato elettronicamente gli scritti del professore e raccolti come opera omnia, che hanno trovato ospitalità di pubblicazione in rete presso il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico, tramite il quale si ha una maggior diffusione dei numerosi e preziosi contributi, che si possono ora consultare sul corrispondente sito del Museo, grazie alla visione culturale e storica del Direttore Umberto Bertolini e al lavoro di inserimento dei dati nel sito da parte della professoressa Emilia Pedri. A questa premessa di celebrazione di Augusto Cesare Ambrosi è seguita una dotta dissertazione della ricercatrice e archeologa professoressa Eliana Vecchi, che con voce evidentemente commossa, parla del suo mentore e del suo insegnamento volto ad una corretta e documentata riscoperta del territorio sotto vari aspetti culturali: storico, archeologico, artistico e ambientale. Inizia parlando di scritti citando una ricerca del 1952 sulle “Sprugole” con riferimento all’isola Palmaria, designante un’isola piena di cavità, sulla cui superficie la dottoressa Eliana Vecchi ha condotto molte ricerche archeologiche. Traccia una panoramica sulla nascita delle Pievi in particolare da plebs civitatis, divenuta, con la radicazione del cristianesimo, sede battesimale, da cui si irradiano come nello specifico della Pieve di San Lorenzo, cappelle e comunità cristiane nel circondario: Renzano, Sermezzana, Pugliano, Casola. Si sofferma sul simbolo dell’aquila presente negli edifici ecclesiastici ad indicare una molteplicità di significati a seconda della sua collocazione e espressione: potere che viene dall’alto, potenza, maestà della gerarchia ecclesiastica e talvolta persino terrore se in atteggiamento di minaccia. Esprime riconoscenza al Maestro Ambrosi per averle trasmesso passione e metodo per la ricerca tramite la gradualità della conoscenza.

 

Corrado Leoni

Medaglia commemorativa

Annullo filatelico

INDEX 875°

Informazioni su Pieve San Lorenzo

Informazioni sulla pieve romanica

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