Nel secolo scorso quasi tutto le famiglie possedevano un metato, o seccatoio.
Erano piccole costruzioni, situate generalmente a fianco delle abitazioni, composte da un unico locale, suddiviso in due livelli da un telaio, o "canniccio", di pali di castagno allineati e distanziati almeno un paio di centimetri.
Le castagne erano rovesciate sul canniccio attraverso un finestrino
posto nella parte superiore.
Al centro del pavimento si accendeva un fuoco che era alimentato con legna di castagno ben stagionata, notte e giorno.
La seccatura era un'operazione delicata, che richiedeva oltre un mese di tempo e molte attenzioni: il fuoco doveva produrre costantemente calore, ma mai sviluppare fiamma, la legna doveva essere ben stagionata..
Dopo quindici giorni, le castagne venivano girate, praticando dei solchi nello spesso strato steso sul canniccio, per farle seccare tutte allo stesso modo.
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