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23-03-22 |
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Le tradizioni legate al lavoro e al ciclo delle stagioni
Il rito della legatura nei campi l'ultimo giorno di Carnevale
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L'ultimo giorno di Carnevale, il martedì grasso, a Pieve San Lorenzo, era tradizionalmente "vietato" lavorare nei campi. Per questo motivo, già dal primo pomeriggio si assisteva a vivaci scorribande nei vari poderi della zona per verificare la presenza di eventuali trasgressori. I malcapitati, colti in flagrante erano, quasi sempre amichevolmente, prelevati, legati per le mani (da qui il nome dato al rituale) e portati in un rumoroso e allegro corteo, tra scherni e lazzi, davanti ad un apposito tribunale costituito per l'occasione. Gli accusati, quasi sempre consenzienti, venivano giudicati e condannati senza appello con una sentenza pronunciata in versi di cui purtroppo si è persa la memoria, a scontare la pena prevista: ovvero offrire una lauta merenda a base di frittelle annaffiate abbondantemente da vino locale, a tutti i presenti. Questo rito, presente in passato anche in Lunigiana, come documentato nel diario di Prospero Fantozzi "Viaggio fatto nel 1829 alla Lunigiana, alla Spezza, a Pontremoli e ad altri luoghi", è probabilmente arrivato solamente a Pieve fino quasi ai nostri giorni, seppure con alcune variazioni.
Estratto dal diario di viaggio suddetto: