VIA PIANA

Maria Bocchi, 1932 Pieve San Lorenzo

Gli streghi… i miei nonni lo dicevano che c’erano, il mio babbo diceva che la quercia è in via Piana, per andare a Sermezzana.

E quella in via Piana la quercia non c’è più, quando ci passava il mio nonno diceva che si risentiva, si sentivano i gatti e diceva che erano gli streghi che si trasformavano in gatti, la raccontavano i miei, poi fino là al Bersò, era […] dicevano che anche lì s’arsentiun, questi animali. […] Anche dove ha fatto la casa Iliano, dicevano che s’arsentiu.

 

La quercia… c’era quella lassù in via Piana… […] allora… c’era una quercia quaggiù, lì dove ora sono i pini del maestro, c’era una quercia ma talmente grossa ma talmente grossa […] aveva proprio anche dei rami… talmente grossi, insomma anche fatti bene e lo diceva la Fanì, lei ci andava con il bestiame e diceva che in cima a questa quercia ci stavano (gli streghi)… sarà vero? […] e la Fanì, diceva, […] che c’era della gente lassù in cima, ma aveva dei rami talmente grossi che voglia di star lassù…io l’ho sentito dire dalla  Fanì.

Via Piana

Allora il mio babbo andava a Sermezzana, andava lassù e dopo una chiacchiera e l’altra, un bicchiere… insomma arrivava sempre a casa che era mezzanotte passata. Allora quando arrivava quaggiù che si chiama via Piana, c’erano tante piante di quercia alte, grosse […] va beh e quando era lì cominciava a vedere i lumini che camminavano lì per la via, tra quest’acqua, perché lì c’era anche un po’ d’acqua per questa via e diceva mah!... eppure nell’acqua non si spengeranno questi lumi, eppure non si spengevano. E lui, camminava e non voleva aver paura perché sennò doveva rigirarsi e tornare in su, voleva fare il coraggioso, e giù giù, e cammina, quando è arrivato là in capo, in capo alla via, finiva la quercia, non c’erano più, veniva una striscia, che faceva in su e giù, di fuoco. E lui dopo lì ha avuto un po’ paura, […] perché […] quando è stato là dice ora come faccio a passare qui, allora siccome c’era un prato sopra e poi c’era un altro viottolo che sbucava più in là e là c’era una madonna, una madonnina nella via, che… penso che ci sia ancora e allora il mio babbo è passato è arrivato lì e quando è arrivato lì… però davanti alla madonna il fuco non è venuta da questa madonnina non è passato insomma lui è pur passato ha saltato il muro lassù in via Piana […] e dopo è venuto giù, quando è stato laggiù in fondo, che si chiama in quel del Causa, anche lì, in questo fosso ha sentito dei versi, dei versi, non sapeva se era un gufo o se erano degli altri animali insomma quelli non li ha visti, quando è arrivato più in giù, più in giù, quasi a casa, nel mio campo, dove ci sono tutte querce e cerri, insomma… sente questi animali certi versi, scende giù quest’animale come da una pianta più… magari bassa e si sono come picchiati questi due animali e lui non sapeva come fare a passare, insomma quando è pur passato, è arrivato a casa, dice: "Io… " non ne poteva più, morto dalla paura che non riusciva a parlare.

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