Informatore: Giovanni Martini, 1903-2003 Pieve San Lorenzo
Intervista scuola 2002
Il sabba: era celebrato dal branco in località Montale, sotto una maestosa quercia, dove streghi e streghe assumevano le sembianze di gatti e gatte. La festa orgiastica si protraeva sino alle prime luci dell’alba, doveva cessare assolutamente prima del suono dell’Ave Maria del nuovo giorno.
Altra località per il sabba era Saldina, o Saladina, presso Pugliano, sempre sotto le fronde di una monumentale quercia sulla quale si arrampicavano streghi e streghe, trasformati in gatti e gatte.
Il terzo luogo dei riti orgiastici era in località "Salto della cicala", chiamato anche "Para degli streghi", nei pressi di un colossale macigno di arenaria, che sarebbe stato portato dal diavolo.
Nella Para sorgevano castagni così grossi che gareggiavano con i campanili delle vicine parrocchie. Su queste piante si arrampicavano gatti e gatte, streghi e streghe.
Un uomo molto coraggioso, timorato di Dio, volle por fine a queste orge di peccato.
Prese uno stiletto benedetto sul quale era impresso un crocifisso e, ficcando lo stiletto nella quercia, gridò: "Fuggite parte avversa, perché vi ha vinto il leone della tribù di Giuda (Cristo)." Streghi e streghe rimasero paralizzati.
Li riconobbe tutti, pur avendo la faccia a gatto, e promise di non rivelare i loro nomi purché si pentissero delle loro malefatte, e così fu.