IL DIAVOLO

Paolo Bocchi 1990

Quella del cavallo di fuoco… però non sono gli streghi, era il diavolo…

C’era un uomo di Pugliano che era abituato che la sera andava sempre alla casa di Cecco a fare visita, sempre ogni sera e una sera è andato giù e hanno parlato che ad Antognano avevano perso un cavallo, lui tornava su molto tardi, erano le due quando è tornato in su, ha visto questo cavallo, l’ha preso e l’ha portato su tranquillamente, è arrivato alla Madonnina e questo cavallo si è fermato, lui ha provato di tutto, calci gli ha tirato…, e questo cavallo non si è muoveva proprio, a un certo punto vedi lui che questo cavallo si rigira era tutto con la schiena infuocata e torna in giù.

Quell’uomo lì gli ha detto "Come mai che ti sei fermato? Perché non vuoi andare? Non sarai mica il diavolo?" Quando ha detto così il cavallo è scappato e dietro il cavallo c’era una scia di fuoco.

 

Gabriella Martini Pieve San Lorenzo 1942

E’ la storia di due ragazze che dovevano andare a fare l’erba nei campi. Una volta avevano i conigli le persone e dovevano andare a fare l’erba nei campi e partivano con un coltellino per fare i radicchi, però i radicchi non li dovevano fare nei poggi, dove c’è tutto il prato, li dovevano andare a fare nella terra, smossa, perché altrimenti si rovinava il fieno, allora andavano e il radicchio non lo dovevi strappare, lo dovevi tagliare perché l’anno dopo sarebbe ricresciuto quindi partivano con un coltellino e tagliavano il radicchio. Invece questa ragazza con sua sorella per fare prima… prima che suonasse la campana dell’Ave Maria doveva rientrare a casa, perché quando suonava la campana dell’Ave Maria, alle sette, quando comincia a diventare un po’ buio c’erano gli streghi per la via e l’avrebbero… invece c’avevano fare i radicchi si son date da fare, per fare prima li strappavano, a un certo punto strappando dei radicchi in fondo alla radice del radicchio viene fuori un diavoletto Vuuum! e si presenta davanti a queste bambine e gli dice "Ora tu, stasera verrai con me all’inferno! Però ti puoi salvare se invece di venire tu all’inferno uccidi tua sorella." e loro erano spaventate e arrivano a casa… Allora, questa ragazza però, non ha avuto il coraggio di raccontare le cose a sua sorella, è andata a casa, era molto triste, la cena era poca, tutta la casa buia, non c’era luce, non c’era niente, c’era solo il fuoco acceso, mangiano un po’ di minestra e poi vanno a letto.

Questa ragazza, questa Maria, era molto addolorata perché sapeva che a una certa ora, a mezzanotte, sarebbe arrivato il diavoletto a portarla via.

[…] Va a letto e si mette lì e aspetta, in quel momento il campanile si mette a suonare ton… ton… ton…era mezzanotte! A mezzanotte, nel buio, sente una vocina che in fondo alle scale gli dice… l’avverte che lei deve uccidere la sorella, perché, o il diavolo prendeva lei, o altrimenti lei si salvava. "Maria sono al primo scalino…" lei tremava dalla paura e diceva: "Oddio! Cosa faccio?" "Maria, sono al secondo scalino…" "Maria, sono al terzo scalino…" e mano a mano questo diavoletto saliva, e sentiva la scala che faceva crrr… crrr… . Alla fine lei si accorge che ha una forza maggiore del diavoletto, si fa il segno della croce e il diavolo sparisce e non succede niente e lei salva la sorella. E alla mezzanotte in punto invece di colpire la sorella lei si inginocchia e comincia a pregare, però si era spaventata…

 

Benedetto Torre

La notte di Natale si dovevano fermare tutti i lavori e anche i molinari facevano lo stesso, usava filare una lana per fare i vestiti al telaio, questo mugnaio invece macinava, a un certo punto la macina si ferma, lui va a vedere e vede due rospi, che avevano bloccato il mulino e uno dice dice " Portalo via" era il diavolo! "Non posso ha la lana delle quattro tempore addosso." e non ha potuto portarlo via.

Le quattro tempore sono quattro giorni nell’anno che non so se sono al cambiamento delle stagioni, non ricordo, so che si digiunava come se fosse vigilia, uno mi sembra che fosse la vigilia dell’Ascensione, quando si fanno le rogazioni

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