CIMITERO
Lucia e Bruno Francini
La mia mamma diceva… che quando si è sposata, aveva diciassette anni, dai castagni sotto il cimitero, passava una processione e erano gli streghi, questa me l’ha raccontata la mia mamma, allora questi streghi avevano i lumi e questi lumi erano diti. E passavano questi lumi tutti insieme e c’era la Lucia di Pla’ che gli ha detto: "Perché non mi date un lume anche a me? Che la luce non c’è." e loro gliel’han dato e era un dito e da lì andavano su da Novella e facevano riunioni in un campo, sopra a Novella, […] nel nostro campo che si chiama Montachiana […] vicino alla capannina del fattor. […] E avevan fatto… un cerchio, tutte queste persone, si erano messi come se ne avessero altri, tutti in giro e lì erano tutti streghi e raccontavano le cose e poi una persona che era gelosa è arrivato lì da questi qui e cosa ha fatto? Ha preso un bastone e ha fatto una croce, una croce così e questi qui sono scappati tutti.
Zia di Mariangela Bocchi
Una donna di Argigliano aveva fatto una scommessa: chi andava al cimitero a piantare di notte un fuso per terra nel cimitero, allora usavano quei vestiti lunghi, quando è andata là ha piantato il fuso nel vestito, era giù bello piantato e quando ha fatto per alzarsi si è sentita tirare e è morta dalla paura.
Valda Paoli 1947
Il fuso
Mi è rimasta impressa quella che mi raccontava la mia mamma, di quella là che
andava al cimitero, tutte le sere li sfidava e diceva: "Io non ho paura e vado
al cimitero di notte, in piena notte, a mettere un fuso in cima una tomba." E
dai una volta, dai sempre, lei era tutta fiera. Poi una sera aveva una di quelle
gonne lunghe fino in terra e questa gonna gli è rimasta sotto, lei ha infilato
questo fuso e quando ha fatto per alzarsi la gonna con il fuso è rimasta dentro
lì. L’ho sempre sentita nominare… ma sarà stata una leggenda o una verità?
Clelia Menchi 1944
La macchia del caffé
Me la raccontavano sempre.. quella della macchia del caffè. […] C’era uno anche quello forse qui al cimitero o lì alla curva è andato al cimitero e ha visto questa persona questa persona… […] una bella ragazza giovane… poi io non me la ricordo bene questa storia della macchia del caffé… e dopo questa qui… ai quei tempi il bar non c’era ha da prendere il caffé, insomma…[…] allora ha trovato questo giovanotto, si sono messi a chiacchierare e sono andati a prendere questo caffé e poi dopo si è colata il caffé addosso, dopo ha detto ho visto questa qui, questa bella ragazza, ha domandato nel paese chi era e gli hanno detto ma questa qui è morta da quel dì […] era morta da non so da quanti anni allora sono andati a vedere nella tomba e era ammacchiata di caffé[…] c’era la macchia del caffè anche sulla tomba perché lei aveva bevuto questo caffè e lei se l’era colato addosso e pi in cima alla tomba c’era questo caffé e questo qui ha avuto talmente tanta paura quest’uomo, perché ha detto sono stato con una morta…
C’era uno che era andato militare a vent’anni e aveva tutti i capelli bianchi, non so se era uno di Sermezzana… e gli hanno chiesto come mai e lui gli ha raccontato questa storia
Era piccolino e era andato in questo posto vicino al cimitero, è arrivata una banda di ladri che hanno scoperchiato la tomba e hanno mandato giù il bambino a rubare e poi invece di riportarlo via l’hanno lasciato lì e hanno richiuso la tomba. Poi è arrivato un altro ladro e lui si è attaccato alle gambe di questo e così è riuscito a uscire, il ladro è riuscito a scappare e lui era vivo, ma gli sono venuti i capelli bianchi.